La tradizione del vino

La tradizione del vino

La tradizione del vino

La produzione vinicola delle mie parti unisce natura, antica saggezza e moderne tecnologie. Vi consiglio esplorarla sorseggiando un bicchiere di vino, magari organizzando un itinerario tra le aziende che lo producono. 

Avrete l’occasione di immergervi in paesaggi suggestivi, visitando le vigne in compagnia delle stesse famiglie, che da generazioni sono dedite alla viticoltura.

Qui, infatti, potrete seguire un circuito di cantine che hanno aperto le porte agli appassionati del vino, dando la possibilità di fare degustazioni che sono delle vere e proprie esperienze sensoriali.

Vi presento i vini che incontrerete nella vostra esplorazione

Cominciamo con i vini bianchi della Riviera di Ponente:

Il Pigato è un vino bianco secco, prodotto nella zona albenganese con le uve del vitigno Pigato. Ha una colorazione che può andare dal giallo paglierino scarico al giallo paglierino con riflessi tendenti al dorato. Si presenta fruttato e intenso all’olfatto, infatti, presenta un odore ampio, fragrante, persistente, con netti sentori di pesca matura e miele, fiori freschi di campo e salvia sclarea, lievi richiami al muschio e alle resine boschive. Il suo sapore è delicatamente caldo, sapido, di buon corpo, tanto che risulta equilibrato e morbido al gusto.
Servitelo a una temperatura di 10°C, in bicchieri a calice di media grandezza e con stelo alto. Conservatelo in posizione coricata negli scompartimenti più bassi della cantina, mantenendo la temperatura costante tra gli 11° e i 14°C. Ricordatevi che l'apice delle sue caratteristiche organolettiche si ha nel primo anno di vita. 
Si accompagna alla perfezione con le pietanze delle cucina tradizionale come le trofie al pesto con patate e fagiolini, i pansotti di borragine, i fiori di zucca ripieni, la cima alla genovese e il coniglio alla ligure. È in grado di esaltare anche tutti i piatti a base di pesce, come le acciughe sotto sale, il fritto misto, l’orata al forno e il branzino al sale.

Alcolicità: 11 – 13,5%
Acidità totale: 5 – 5,5 per mille

Il Vermentino è un vino bianco dal colore giallo paglierino. Viene prodotto in alcuni comuni della Riviera di Ponente, con le uve del vitigno omonimo, noto anche con i sinonimi di Malvasia grossa, Carbesso o Carbes. L’odore è delicato, caratterizzato da sentori di erbe e fiori di campo, di miele, resine boschive e pesca gialla. Il sapore è secco, ma delicatamente morbido, sapido, di discreta struttura, a volte leggermente caldo, continuo, con fondo gradevolmente amarognolo.
Potete servirlo a una temperatura di 10°C, in bicchieri a calice con stelo alto. Conservatelo sempre in posizione coricata negli scomparti più bassi della cantina a una temperatura costante tra i 10 e i 14°C. Anche questo vino dà il meglio nel primo anno di vita. 
Si armonizza alla perfezione con i cibi della cucina tradizionale ligure e con tutte le pietanze di pesce, dagli antipasti di mare, ai primi e ai secondi: sardine ripiene, insalata di mare, brandacujun, cappon magro, ravioli o zuppe di pesce, risotto al nero di seppia, stoccafisso, moscardini e seppioline in umido, branzino al forno. Tuttavia potrete provare degli abbinamenti interessanti anche con verdure ripiene, lasagne al pesto, pansotti con salsa di noci, torta pasqualina, focaccia genovese, coniglio alla ligure, cundiun, frittate e formaggi freschi.

Alcolicità: 11 – 13%;
Acidità totale: 5 – 7 per mille


Il Lumassina è un vino bianco secco prodotto nei comuni della provincia di Savona, con le uve del vitigno Lumassina (Buzzetto o Mataosso) per almeno l’85%. Per il rimanente 15%, possono essere usate le uve a bacca di colore analogo, autorizzate e/o raccomandate per la provincia di Savona. Ha un colore da paglierino (tipo bianco) a paglierino tendente al dorato (tipo tradizionale, con breve fermentazione insieme alle bucce). L’odore è delicato e persistente con sentori di erbe e fiori di campo e si coglie un leggero rimando al legno bruciato. Il sapore è secco e sensibile ma con piacevole sapidità.
Servitelo a una temperatura di 10° C, in bicchieri a calice con stelo alto per assaporarlo al meglio. Deve essere conservato in posizione coricata negli scomparti più bassi della cantina, a una temperatura costante fra i 10° e i 14° C. Anche per questo vino l'apice del suo potenziale organolettico si esprime nel primo anno di vita.
Questo vino leggero bilancia perfettamente le pietanze più corpose come i frisceu, le frittelle di baccalà, le mugnarelle o frittelle di verdure, le acciughe fritte e la panissa. Esalta anche gli aromi agresti delle verdure, quindi si accompagna bene anche a: verdure ripiene, farinata, insalata russa, minestrone di verdure alla ligure, acciughe al verde e molti altri piatti della cucina sia di mare che dell’entroterra.

Alcolicità: 10 – 11%;
Acidità totale: 6 – 8 per mille

Il Moscato è una delle tipologie previste dalla denominazione Riviera Ligure di Ponente DOC della regione Liguria, anche nelle versioni frizzante, vendemmia tardiva e passito. Viene prodotto utilizzando le uve del vitigno Moscato Bianco 100% e ha un colore giallo paglierino, che può essere più o meno intenso. Ha un profilo olfattivo caratteristico con note fragranti, aromatiche e muschiate, mentre al palato risulta secco e armonico.
Servitelo a una temperatura tra gli 8° e i 9°C, in calici con stelo alto. Conservatelo in posizione coricata, nei ripiani della cantina adibiti a vini frizzanti o spumanti. Infine, vi consiglio di consumarlo entro un anno dalla vendemmia, per gustare al massimo le sue qualità organolettiche.
Provatelo con il dessert a fine pasto, soprattutto abbinato alla pasticceria secca con creme e cioccolato o a base di nocciole come i Baci di Alassio. Si sposa bene anche con i dolci a pasta lievitata con pinoli e uvetta come il pane del marinaio, il pandolce genovese e le torte casalinghe o crostate di mele.

Alcolicità: 10,5 %;
Acidità totale: 5 per mille

Poi ci sono anche i vini rossi della Riviera di Ponente:

Il Rossese è un vino di colore rosso rubino chiaro. Presenta un odore ampio, intenso, persistente, fine e fruttato, con sentori di rosa, fragola, lampone, uniti a una tenue vinosità. Il sapore risulta asciutto e sapido, ma discretamente morbido, piacevolmente caldo, continuo, con una struttura equilibrata e un tipico fondo amarognolo. Viene prodotto con uve del vitigno omonimo (Rossese, 95%) e un massimo del 5% di uve rosse purché autorizzate per la regione Liguria. Ricordatevi che il Rossese Riviera Ligure di Ponente DOC (detto anche “di Campochiesa”) non è da confondersi con il Rossese di Dolceacqua primo vino a Denominazione di Origine Controllata in Liguria approvato nel 1972.
Vi consiglio di servirlo a una temperatura di 16°-17°C utilizzando calici con stelo medio. Potete conservarlo in cantina in posizione coricata, su ripiani adibiti ai vini rossi. Il momento perfetto per consumarlo è da uno a due anni dalla vendemmia, a seconda dell’annata.
È il compagno ideale per primi piatti come i ravioli a-u-tocco, trenette e risotti al ragù di carne, ma anche portate di carni bianche e rosse, come la cima alla genovese o l’arrosto in umido. Inoltre, è adatto ad accompagnare la burridda di seppie, la farinata e le torte salate in genere.

Alcolicità: minima 11%;
Acidità totale: totale minima 5 per mille

Il Granaccia è un vino rosso asciutto originario di Savona e dintorni. Viene prodotto per l’85% con uve provenienti dal vitigno Alicante (localmente denominato Granaccia), mentre per il restante 15% possono concorrere uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Savona. Ha un colore rosso intenso con orli violacei da giovane. Diventa color rubino vivace con tonalità tendenti al granato, dopo un affinamento di 3-4 anni che, se protratto nel tempo (6-8 anni), porta a un colore rubino scarico con orlo aranciato. L’odore, vinoso e fragrante da giovane, col tempo diventa più ampio e persistente, con sentori di piccoli frutti boschivi e di resine. Il sapore è asciutto, caldo, morbido e vellutato, di straordinario equilibrio e personalità quando è all’apice.
Servitelo a una temperatura tra i 16-18°C in bicchieri a stelo alto e a forma di grande ballon, per apprezzare meglio il suo intenso bouquet. Il periodo migliore per consumarlo va dai 3 ai 5 anni dalla vendemmia, sebbene le grandi annate possono superare questo limite, migliorando le caratteristiche del vino. In ogni caso conservatelo in posizione coricata negli scomparti più bassi della cantina a una temperatura costante tra i 10 e i 14°C.
Il suo intenso profumo valorizza i sapori complessi di portate a base di selvaggina e carni bianche come il coniglio alla ligure, tordi al ginepro ma anche pernice, lepre e faraona. Tuttavia sarà un ottimo accompagnamento anche per i formaggi lievemente stagionati, la tradizionale cima ripiena alla genovese o un piatto di tagliatelle ai funghi.

Alcolicità: minimo 12,00%
Acidità totale: 4,5 – 6 per mille

L'Ormeasco (sinonimo di Dolcetto) è un vino della Riviera Ligure di Ponente, in particolare di Pornassio e Pieve di Teco (provincia di Imperia). Infatti, viene prodotto con uve dell'omonimo vitigno per il 95%, e con uve a bacca rossa, non aromatiche, autorizzate e/o raccomandate in provincia di Imperia, fino a un massimo del 5%. Ha un colore rosso intenso con orli violacei da giovane, ma col passare del tempo diventa color rubino carico con riflessi granati. L'odore è vinoso e fragrante da giovane, ma può diventare ampio, fine e persistente, con sentori di ciliegia matura, mora e violetta. Quando invecchia, prevalgono gli aromi di resine boschive e di legno fresco di castagno. Il sapore è asciutto e tannico da giovane; se giustamente affinato risulta più caldo, sapido ma con una buona morbidezza, di buon corpo e con fondo piacevolmente amarognolo.
Servitelo alla temperatura di 16-17°C se giovane, 18-19°C se superiore o affinato, scegliendo bicchieri a calice con stelo medio. Conservatelo in posizione coricata negli scomparti dei vini rossi della cantina, a una temperatura costante tra i 10 e i 14 gradi, perché dà il meglio di sé quando invecchiato di due o tre anni. 
Grazie al suo carattere e all'ottimo equilibrio si accompagna molto bene a piatti come agnolotti al sugo di carne e polenta con salsiccia e spezzatino. Esalta anche i sapori e gli aromi del coniglio in umido, degli spiedini di carne e funghi e dei formaggi teneri.

Alcolicità: minimo 11 – 13,5%
Acidità totale: 5 per mille

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Prodotti De.CO

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Tutte le specialità e le preziose ricette della tradizione legate al territorio comunale, che sono state tramandate fino ai giorni nostri.Tutte le specialità e le preziose ricette della tradizione legate al territorio comunale, che sono state tramandate fino ai giorni nostri.

Il sapore della tradizione

Il sapore della tradizione

Una tradizione culinaria che offre piatti di mare e di terra, insaporiti da erbe aromatiche locali e dall'olio extravergine d'oliva di alta qualità.

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Credits

Concept, Design, Web:

Kumbe s.r.l.
www.kumbe.it | info@kumbe.it

Foto:

  • Emerson Fortunato
  • Marco Zanardi
  • Mola Mola Dive Team
  • VI Continente Diving Center
  • Giardini di Villa della Pergola
  • Thalasso and Medical SPA Grand Hotel Alassio
  • Golf di Garlenda
  • Mattia Righello
  • Un Mondo di Colori
  • Willie Boehmer
  • Giannicola Marello.

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